Titolo dell’opera
“Adagietto”
Patrizia Lo Sciuto, danza
Betty Lo Sciuto, coreografia
Musica di Gustav Mahler
foto: Photo Lazzari
Il 7 giugno 2008 al tramonto, nel giardino della “Casa delle acque”, Patrizia Lo Sciuto, danzatrice e coreografa (diplomata a Parigi presso l'Istituto Rencontres Internationales de Danse Contemporaine diretto da Francoise e Dominique Dupuy) ha interpretato sulle note dell’Adagietto di Gustav Mahler la misteriosa ondeggiante movenza del nostro grande fiume.
Uno spettacolo meditativo, sul palcoscenico generoso e fertile di una natura incantevole, una rappresentazione irripetibile e unica di sole, acque e vegetazione nei voli e nelle contrizioni dolorosamente ricche, eseguite da una meravigliosa interprete della danza.
Patrizia Lo Sciuto ha saputo cogliere nel movimento corporeo, che alterna fluidità e rigidità nel raggio continuo del pathos, il segreto femminile che si cela nello scorrere del fiume, nel suo incessante dono di bellezza e di amore.
Il Simeto, grembo di vita e di benessere, unisce e rinnova, bagna e rinvigorisce, come la danza e la musica sanno fare.
E dire che c’è chi vorrebbe distruggere tutto questo, costruendo un termovalorizzatore al centro di questa valle dell’Eden.
Ed è in questa cornice di protesta, realizzata dall’associazione VIVISIMETO, che Patrizia ha danzato….
Attraverso la sua pieces, il Simeto ha voluto far sentire la sua voce e la sua afflizione.